martedì 20 ottobre 2009

ottobre 09

Cari amici,
E’ veramente da tanto che non vi scrivo, ma gli ultimi mesi sono stati un po’ difficili sia dal punto di vista físico che emotivo e quando ci si trova in questi momenti sapete bene che spesso ci si chiude un po’ in se stessi. Ora dal punto di vista fisico sto meglio, e mi rendo conto che in questi Paesi, stare bene e’ fondamentale perche’ ti da’ la forza per affrontare meglio le difficolta’ che si incontrano giorno dopo giorno. E dal punto di vista emotivo? ( vi chiederete)...mi sembra di stare meglio. Sapete, dopo i primi mesi in cui una persona arriva in questi paesi e incomincia ad entrare sempre di piu’ nella realta’, tutti quelle aspettative, quelle idee e fantasie che si avevano prima di partire incominciano a vaccillare, a svanire, insomma si inizia veramente ad avere i piedi per terra. Come spesso viene detto, durante la missione la motivazione del proprio stare varia nel tempo, e deve essere rimessa sempre in discussione al fine di poter essere reale e conforme a quello che si sta vivendo. Sinceramente non e’ facile e non e’ stato facile il mettersi sempre in discussione, il capire di non capire, il sentirsi spesso inadeguata, il vivere a pieno le proprie debolezze, trovarsi a riflettere sul senso del proprio stare....ma se la missione e’ morire per rinascere allora si comprende la fatica e si ha la forza per andare avanti.
Sto cercando di mettere in pratica i consigli di tanti missionari che vivono qui da anni e amici missionari che vivono in altri paesi africani. Riflettere sulle parole che si dicono, visto che non tutte le parole vengono per essere dette! Conoscere per non giudicare ma anzi per trovare un possibile punto comune per potersi comprendere.
Questa esperienza mi sta facendo capire quanto sia importante l’umilta’ nella conoscenza di una cultura, di un popolo, e’ un mondo talmente vasto che ne possiamo percepire solo un granello....come si puo’ affermare di conoscerlo perfettamente dopo pochi mesi o anni? Pensate che in Guinea Bissau, un Paese grande quanto la Lombardia, ci sono piu’ di 30 etnie, ognuna con la propria lingua, le proprie tradizioni.
Dopo il corso di lingua fatto in agosto, ora riesco a comunicare di piu’ con la popolazione e questo aiuta molto.

Per quanto riguarda il Centro di formazione, andiamo avanti a pieno ritmo con le attivita’ anche se siamo in attesa di risposte per futuri finanziamenti...speriamo! Sicuramente la crisi mondiale si fa sentire anche da questo punto di vista.
Nel mese di Novembre iniziamo i corsi di cucito, organizziamo un corso di medicina naturale, concludiamo l’anno con un corso di agricultura. Per il prossimo anno abbiamo in previsione di organizzare nuovi corsi di educazione alimentare, educazione civica, ma come anticipavo prima, tutto dipende dall’approvazione dei progetti.

Vi abbraccio tutti

Silvia