giovedì 14 giugno 2012

nuovo capitolo in Guinea Bissau

Cari Amici,
eccomi qui dopo tanto tempo!! Quante cose sono successe in questi ultimi mesi, mesi molto intensi. C'eravamo lasciati a fine gennaio alla conclusione della mia esperienza di volontariato. Come vi dicevo mi ero poi trasferita a Bissau con l'obbiettivo di trovare un lavoro e riflettere su alcune idee. Sono rimasta cira 2 mesi e sono stati mesi abbastanza duri. Il vivere in una capitale africana non e' semplice per chi come me ama la vita del villaggio,la natura e la tranquillitá. La vita in capitale africana e' fatta di traffico, smog, confusione e tanta tanta gente e tanta disuguaglianza....si vive da vicino l'estrema povertá e la ricchezza guadagnata da traffici poco leciti....E poi ci sono tanti "Bianchi" e quel mondo che spesso vuole ricopiare lo stile di vita "europeo".....Boh io mi sentivo e mi sento ancora un alieno in tutto questa vita cittadina. Durante i mesi passati a Bissau, ho capito profondamente cosa vuol dire essere disoccupata.....sicuramente un periodo duro...in cui ci vuole veramente tanta forza e coraggio per ritrovare sempre la positivitá che ti permette di andare avanti.
Ed io mi reputo veramente fortunata perche' solo dopo due mesi sono riuscita a trovare lavoro!!! e ringrazio il Signore che tutto cio' sia avvunuto prima del colpo di stato che ha intaccato l'economia di questo paese e tutto quello che e' legato al processo di sviluppo, progetti e cooperazione.
Tra tutto questo sono stata impegnata ad organizzare il mio matrimonio avvenuto il 14 Aprile 2012 che ha segnato l'inizio di un nuovo capitolo della mia vita! Il matrimonio ha segnato anche l'inizio della mia vita alle radici della Guinea Bissau, dentro il cuore dell'africa ....dentro una famiglia e nel villaggio, insieme nella vita di tutti i giorni. Spesso in passato mi chiedevo se ce l'avrei fatta, se sarei riuscita ad adattarmi alla famiglia allargata, alla mancanza delle comodita' primarie (luce e acqua), alla vita del villaggio....e ora spesso mi fermo a pensare e mi dico "mi sembra cosí semplice...come e' strana la mente umana...ci poniamo sempre cosi' tanti limiti e problemi....e' tutto molto piu' semplice di quello che si pensa! Imparo veramente tanto da questa vita semplice, fatta ancora di tanta solidarietá, attenzione all'altro, dove la parola ha un valore fondamentale! Le sere passate ad ascoltare la radio...non abbiamo la televisione, sotto il cielo stellato cercando di rigenerarci con la brezza della sera dal caldo torrido della giornata. Ah peró alla mattina ci si sveglia presto...non c'e' sabato e domenica che tenga...quando il sole sorge... ci si alza!!! Ho sperimentato in questi mesi la fatica di non avere un proprio mezzo di trasporto...e quindi dipendente dal trasporto pubblico...ecco quella e' proprio un'avventura! Tra ore di attese, caldo, tante persone stipate, capre che ti spingono....polvere....strade dissestate capisci quanta fatica le persone sperimentano ogni giorno!!! Eh quante cose avrei da raccontare...l'ospite notturno, l'uccisione del maiale e ripartizione carne tra tutto vicinato, nuovo lavoro, ma mi riprometto di farlo il prima possibile. Un caro abbraccio a tutti

martedì 7 febbraio 2012

ultime news

29 Gennaio 2012

Cari Amici,
oggi domenica 29 Gennaio ho concluso il mio progetto di missione, la mia collaborazione con il Centro “ Fiera delle Possibilità”. Ho lasciato Nhabijao un luogo che ho amato tanto, ma l’ho lasciato con cuore sereno. La serenità deriva dal percepire di aver prestato il mio servizio con tanta passione, nell’aver amato profondamente quello che ho fatto. Ho amato dedicare tre anni della mia vita al volontariato. Ho creduto molto in questo progetto perché , come ho detto tante volte, e’ proprio nella formazione e nell'educazione che sta la chiave dello sviluppo di questo paese, come di tanti altri.
Ora mi trasferisco in Bissau per cercare un lavoro ed elaborare i tanti progetti che desidero realizzare.
Vi farò sapere presto!!!




13 Gennaio 2012

Cari Amici,
oggi sono tre anni che sono partita per questa terra di missione, e a breve finisco la mia esperienza presso il Centro Fiera delle Possibilità. Sono stati tre anni importanti, belli, vissuti con tanta passione, fatti di tante esperienze ed incontri, di gioie e difficoltà ma profondamenti vissuti. Ora quello che mi rimane nel cuore e’ gioia per tutto quello che il Signore mi ha donato. La missione mi ha cambiato,ha lavorato dentro di me, spogliandomi di tante certezze, ma dandomi la possibilità di crearmi un vestito nuovo , diverso. Mi ha permesso di conoscermi nel profondo, come se ogni giorno la mia persona e personalità fossero messe davanti allo specchio, dandomi la capacità di amarmi sia negli aspetti positivi che negativi, accettando i limiti, gli errori, le incomprensioni ma anche quelle risorse che forse non pensavo di possedere.
Ci sono stati momenti veramente difficili soprattutto in quest’ultimo anno. La morte di Giuseppe e’ stato un momento drammatico, il dare un senso a questo avvenimento non e’ stato semplice.
Il prepararmi a lasciare Nhabijao, e’ stato un lungo percorso alcune volte un po’ tortuoso...
Molte volte ho sperimentato la fatica, ma come spesso si dice le cose ottenute con fatica sono quelle che assapori nel tempo. Ed allora dico grazie, grazie Signore per avermi donato il tempo di vivere, di fare una scelta diversa, di sperimentarmi, di sentirmi amata, di vivere vicino ad un popolo nuovo, una nuova cultura. Grazie per avermi fatto scoprire e riscoprire alcuni valori della vita forse spesso dimenticati. Grazie per avermi fatto vivere il tutto con passione e di essermi sempre stato vicino. Grazie per il coraggio che mi hai dato e che mi dai ogni giorno. Grazie par avermi dato la possibilità di conoscerTi sempre piu’ in coloro che” noi” chiamiamo poveri.
E’ proprio la passione, la fede e il coraggio che mi sostengono nelle scelte future, nel desiderare restare in questa terra, percorrere nuovi cammini e realizzare nuovi sogni con l’obbiettivo di mettere qualche nuova goccia in più in quel famoso oceano! Io ce la metterò tutta!!
Grazie a tutti quelli che mi sono stati vicini, supportandomi e sopportandomi... in particolare la mia fantastica famiglia, Enrico, compagno di missione in questi ultimi mesi, e tutti i missionari, padri e suore della Guinea Bissau. E che dire dei miei compagni di viaggio più fedeli e preziosi, i collaboratori del Centro che mi hanno accolto per lavorare insieme a loro. Senza di loro avrei potuto fare ben poco!
Posso dire che mi sento di avere ricevuto dal Signore “ la grazia del posto”


Un abbraccio
Silvia

mercoledì 27 aprile 2011

La preghiera che mi piace

Cari Amici,
vi riporto qui una delle preghiere che mi da' più forza e mi fa volare!!!

Voglio ringraziarti Signore, per il dono della vita.
Ho letto da qualche parte
che gli uomini sono angeli con un'ala soltanto:
possono volare solo rimanendo abbracciati.
A volte nei momenti di confidenza,
oso pensare, Signore, che anche tu abbia un'ala soltanto.
L'altra la tieni nascosta: forse per farmi capire
che tu non vuoi volare senza di me.
Per questo mi hai dato la vita:
perchè io fossi tuo compagno di volo.
Insegnami, allora, a librarmi
Perche' vivere non e' trascinare la vita,
non e' strappare la vita, non e' rosicchiare la vita.
Vivere e' abbandonarsi, come un gabbiano,
all'ebbrezza del vento.
Vivere e' assaporare l'avventura della libertà.
Vivere e' stendere l'ala, l'unica ala,
con la fiducia di chi sa di avere nel volo un partner grande come Te!
Ma non basta saper volare con Te.
Signore, TU mi hai dato il compito di abbracciare anche il mio fratello
e di aiutarlo a volare.
Ti chiedo perdono per ogni peccato contro la vita
e per tutte le ali che non ho aiutato a distendersi
Non farmi lasciare il prossimo nel vestibolo malinconico
della vita dove si "tira a campare", dove si vegeta solo.
Non farmi passare indifferente
vicino al fratello che e' rimasto con l'ala, l'unica ala
inesorabilmente impigliata nella rete della miseria
e della solitudine e si e' ormai persuaso
di non essere piu' degno di volare con Te.
Soprattutto,per questo fratello sfortunato
dammi, o Signore un'ala di riserva....

Don Tonino Bello

sabato 2 aprile 2011

Ciao Cari Amici, qui i mesi passano velocissimi per le tante attività che abbiamo! Quest'anno sto viaggiando tanto per intensificare gli accompagnamenti ai vari gruppi che hanno partecipato alle varie formazione. Quindi sto scoprendo luoghi nuovi, facendo esperienze che arrichiscono sempre piu' la mia conoscenza della Guinea Bissau sia a livello culturale che geografico. Pur essendo un paese tanto piccolo, la Guinea Bissau ha regioni molto diverse una dall'altra. Spesso per raggiungere i villaggi dobbiamo percorrere ore e ore in macchina o in canoa, come e' successo durante uno degli ultimi viaggi per una piccola isola nel sud della Guinea , 4 ore di macchina piu' 2 ore di canoa a motore...piu' le ore per gli imprevisti (ex. dopo circa mezz'ora dalla partenza si rompe la parte della canoa che sostiene il motore...e quindi si torna al punto di partenza per cambiare canoa e riniziare il viaggio....). Non vi dico poi la difficoltà nel ritorno per riuscire a salire sulla canoa ... a parte la sabbia infangata...che dire delle conchiglie delle ostriche alla base!!! C'erano le donne del villaggio che pregavano perchè non mi facessi male, avendo timore che se mi fossi tagliata non sarei più tornata a trovarle...ed invece fortunatamente e' andato tutto bene :-) Il villaggio in questione si trova su una piccola isola dove non esiste acqua potabile, infatti il nome del villaggio significa proprio "senza acqua". E' uno dei tanti villaggi dove si vive un'economia di sussistenza. Le famiglie vivono di pesca, piccoli allevamenti e con la coltivazione del riso. Abbiamo appoggiato il villaggio dando un macchina pilatrice di riso in microcredito. Nel giro di 2 anni sono riusciuti a pagare ...mancano solo 10 sacchi di riso :-) Facendo queste visite veramente ci si rende conto della difficoltà che le persone vivono ogni giorno, immaginate a quale possibilità puo' avere un bambino di andare avanti nei propri studi in questi villaggi sperduti, o un malato di ricevere le cure adeguate, ma semplicemente alla fatica di reperire i beni essenziali per vivere. Sono realtà immaginabili se non le si vedono con i propri occhi. Incontri poi persone che ce la mettono tutta affinche' ci siano dei piccoli miglioramenti all'interno del villaggio, e queste persone sono fondamentali per l'aiuto che le nostre missioni possono dare. Per me questi ultimi mesi sono stati intesi, ho vissuto molti momenti positivi ma anche tanti momenti critici che con il senno di poi reputo fondamentali per la mia crescita personale...mi piace pensarmi in evoluzione :-) La visita della mia famiglia e' stata fantastica, mia mamma e mia sorella sono riusciute a vivere anche se solo per pochi giorni quello che cerco di trasmettere con i miei racconti. Un abbraccio a tutti Silvia

domenica 19 dicembre 2010

BUON NATALE

Ciao a tutti,

come sempre e' passato tanto tempo dall'ultima volta che vi ho scritto, ma da quando sono tornata dalle ferie le attivita' sono state veramente tante, e le settimane volano una dopo l'altra!!! Anche la possibilitá di collegarmi ad internet e' veramente scarsa!

Ieri abbiamo concluso l'ultimo corso del 2010, e quest'anno ne abbiamo realizzati 38, piu' di 750 partecipanti. E' stato un anno veramente intenso, ricco di attivita' sia nel Centro che nelle varie missioni sparse per la Guinea Bissau. Si' e' stata proprio questa la novita' del 2010, l'apertura delle porte del Centro...Nel 2010 abbiamo organizzato corsi di agricoltura in loco, in collaborazione con alcune missione, per permettere alle persone dei villaggi piu' remoti di poter partecipare. Abbiamo collaborato soprattutto con le donne visto che sono loro che si occupano dell'orto. Per me e' sempre un'esperienza straordinaria conoscere un po' della loro vita quotidiana.

Sono veramente felice di occuparmi di questo progetto, di quello che offriamo. Proponiamo dei corsi che permettono di apprendere una semplice attivitá lavorativa, o per chi lavora gia' nell'area specifica di migliorare le proprie capacita´. Tutto cio' per migliorare le condizioni di vita delle persone attraverso le possibilita' che hanno nella realta' in cui vivono.
Mi rendo conto che il motivo principale per cui il progetto "Fiera delle Possibilitá" va avanti da piu' di 8 anni e' dovuto principalmente al fatto che interveniamo nella realta' concreta, non pretendiamo di stravolgere la vita delle persone offrendo tecnologie poco sostenibili, o attivita' lontane dalla cultura locale. Ci si incontra, ci si scambia il proprio sapere, si sperimenta insieme...
e da qui nascono nuove idee, nuove opportunita'.

Qualche tempo fa ho ricevuto da amici in Missione in Zambia il seguente proverbio africano, mi piace molto e vorrei che ognuno di noi riflettesse sul fatto che non e' mai troppo tardi per fare qualcosa e soprattutto che il nostro impegno e' importante

“Il momento migliore per piantare un albero era vent'anni fa.
altrimenti il momento migliore è adesso.”

Questo Natale lo passero' con delle famiglie Guinensi, sono molto contenta, non vedo l'ora di vivere questo giorno importante accanto alle persone che mi hanno accolto nella loro terra.

Il nuovo anno lo passero' con la mia adorata famiglia italiana, mia mamma e mia sorella mi vengono a trovare...

Penso che passero' delle feste meravigliose

Vi auguro di tutto cuore un Natale sereno, ricco di amore e solidarieta'

Un abbraccio

Silvia

lunedì 27 settembre 2010

testimonianza in Italia

Cari Amici,
ormai le mie vacanze stanno terminando. Sono state settimane molto intense, dove ho potuto riabbracciare la mia famiglia, i miei preziosi amici. Con alcuni non abbiamo avuto modo di incontrarci ed e' proprio per questo che riporto qui di seguito un piccolo scritto che avevo preparato per la testimonianza che ho fatto nella mia parrocchia qualche settimana fa. E' una breve riflessione, certo di cose da dire ce ne sarebbero tante, ma nei prossimi mesi vi aggiornero'...sempre con i miei tempi :-)

Volevo esprimere ancora una volta la gioia immensa che porto nel cuore per le bellissime amicizie che mi circondano che alimentano la mia vita e senza le quali non potrei andare avanti in quanto linfa del mio esistere.

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Testimonianza
E’ stato un anno molto intenso sia di gioie che di momenti difficili!
Con tanta fatica, sto piano piano imparando a fare quello che mi hanno raccontato, prima di partire, sulla missione. Cioè “spogliarsi per rinascere uomo nuovo”. In pratica ho dovuto spogliarmi delle mie certezze e di quello che era il mio modo di vivere fino a quel momento, del mio modo di gestire le relazioni personali. Per esempio, non vi dico la fatica ad accetare i tempi africani, la non puntualità, il prendere le cose come vengono senza ansia, i tempi della natura……………….Vi garantisco..non è facile e mi richiede un grande lavoro quotidiano su me stessa.
Le mie gioie più grandi sono quelle legate al progetto stesso.
Un progetto che come ho accennato prima ha come obbiettivo principale la formazione delle persone. Organizziamo corsi per giovani ed adulti in vari campi dall’agricoltura, all’apicoltura, dalla trasformazione della frutta al cucito. Ci concentriamo anche sull’aspetto sociale organizzando corsi di educazione civica e convivenza civile.
Ho proprio visto sul campo che la formazione è veramente fondamentale ed è la chiave per lo sviluppo dell’Africa e non solo.
La formazione fornisce alla popolazione un’opportunità per poter investire nel loro paese di origine, utilizzando le ricchezze del proprio territorio , offrendo loro la possibilità di poterle gestire assicurandosi in questo modo un futuro dignitoso. Quello che offriamo loro sono conoscenze di base per poter fare , ad esempio, un orto, un frutteto, produrre miele e queste attività riescono a portarle avanti da soli in quanto le tecnologie che vengono insegnate sono rispettose delle tradizioni, della cultura locale e soprattutto sono alla portata di mano della gente in quanto non si utilizzano attrezzi sofisticati che poi in mancanza di un’adeguata manutenzione sarebbero in futuro inutilizzabili. Poi monitoriamo tutto ciò. Infatti, dopo i corsi andiamo nei vari villaggi per incontrare le persone che hanno fatto i corsi e vedere cosa sono riusciti a fare.
Quando arriviamo nel villaggio, l’accoglienza è sempre molto calorosa, sono veramente felici della nostra presenza e di mostrarci quello che sono riusciti a fare. Dopo la visita all’attività specifica si ha sempre un momento in cui ci si siede e si discute delle varie problematiche e dei progetti futuri.
Andando nei villaggi ed incontrando tante persone, sperimentiamo un’altra gioia molto grande e cioè il rispetto interreligioso. Non si percepisce un’ostilità tra le varie religioni, ma un rispetto profondo per quello in cui si crede, un rispetto e fiducia profonda in Dio. Dio e’ vissuto nel quotidiano ed è parte integrante della persona. Gli esempi che vi potrei fare sono tanti, ad esempio quando ci riuniamo con le persone alla fine dei corsi o delle visite ai villaggio per una breve valutazione sempre vi e’ un ringraziamento a DIO, e quando dico Dio non e’ solo quello cristiano, ma anche quello musulmano e della religione tradizionale.
Pensate che l’anno scorso, in seguito all’uccisione del presidente della repubblica, i capi religiosi delle varie religioni si sono trovati e scritto una lettera comune per esprimere un senso di unità, per dare coraggio alla popolazione per continuare a credere in un cammino di pace e stabilità.
Altro esempio, direi quasi unico, e’ la collaborazione tra la radio cattolica “Radio Sol Mansi” ed una radio della comunità musulmana. Sia in una che nell’altra si da’ spazio a programmi religiosi che permettono di conoscersi sempre di più.
Come dicevo prima e’ stato un anno ricco di gioia ma anche di difficoltà.
Difficoltà dovute principalmente al senso di profonda solitudine umana, alla difficoltà razziale e culturale che o vissuto sulla mia pelle. Fino a maggio scorso sono rimasta da sola in quanto il volontario che doveva collaborare con me, non se l’è sentita di portare avanti il suo progetto di missione. Mi sono ritrovata da sola in una realtà completamente diversa per il modo di pensare, agire, relazionarsi. Si arriva in una terra nuova, lontani dall’amore della tua famiglia, amici e ti trovi da sola con te stessa ad affrontare il tutto. Le relazioni in Africa si costruiscono poco a poco ed io mi sento di essere li’ da troppo poco tempo per poter dire di avere stretto delle amicizie vere.
Per questo mi fa piacere e mi aiuta molto ricevere e sentire il calore della comunità che ho lasciato.
Altra difficoltà molto grande è l’avere sperimentato in prima persona il dolore della differenzia razziale.
L’essere etichettata per il colore della pelle e non essere considerata per la persona che si e’ non e’ facile da vivere. Ognuno di noi ha una storia, un vissuto, dei valori che spesso vengono dimenticati per il solo colore della pelle. Ed io dico questo, quando in Guinea Bissau il bianco è trattato come un re od una regina, ma allora penso alla sofferenza di tutti quegli extra comunitari che spesso in Italia sono trattati come gli ultimi degli ultimi, e ci dimentichiamo che prima di tutto sono delle persone.
Vi ringrazio di cuore. Per quanto sia bello essere tornata a casa sono molto felice di ripartire il 3 ottobre per proseguire in questo cammino importante.

domenica 2 maggio 2010