domenica 19 dicembre 2010

BUON NATALE

Ciao a tutti,

come sempre e' passato tanto tempo dall'ultima volta che vi ho scritto, ma da quando sono tornata dalle ferie le attivita' sono state veramente tante, e le settimane volano una dopo l'altra!!! Anche la possibilitá di collegarmi ad internet e' veramente scarsa!

Ieri abbiamo concluso l'ultimo corso del 2010, e quest'anno ne abbiamo realizzati 38, piu' di 750 partecipanti. E' stato un anno veramente intenso, ricco di attivita' sia nel Centro che nelle varie missioni sparse per la Guinea Bissau. Si' e' stata proprio questa la novita' del 2010, l'apertura delle porte del Centro...Nel 2010 abbiamo organizzato corsi di agricoltura in loco, in collaborazione con alcune missione, per permettere alle persone dei villaggi piu' remoti di poter partecipare. Abbiamo collaborato soprattutto con le donne visto che sono loro che si occupano dell'orto. Per me e' sempre un'esperienza straordinaria conoscere un po' della loro vita quotidiana.

Sono veramente felice di occuparmi di questo progetto, di quello che offriamo. Proponiamo dei corsi che permettono di apprendere una semplice attivitá lavorativa, o per chi lavora gia' nell'area specifica di migliorare le proprie capacita´. Tutto cio' per migliorare le condizioni di vita delle persone attraverso le possibilita' che hanno nella realta' in cui vivono.
Mi rendo conto che il motivo principale per cui il progetto "Fiera delle Possibilitá" va avanti da piu' di 8 anni e' dovuto principalmente al fatto che interveniamo nella realta' concreta, non pretendiamo di stravolgere la vita delle persone offrendo tecnologie poco sostenibili, o attivita' lontane dalla cultura locale. Ci si incontra, ci si scambia il proprio sapere, si sperimenta insieme...
e da qui nascono nuove idee, nuove opportunita'.

Qualche tempo fa ho ricevuto da amici in Missione in Zambia il seguente proverbio africano, mi piace molto e vorrei che ognuno di noi riflettesse sul fatto che non e' mai troppo tardi per fare qualcosa e soprattutto che il nostro impegno e' importante

“Il momento migliore per piantare un albero era vent'anni fa.
altrimenti il momento migliore è adesso.”

Questo Natale lo passero' con delle famiglie Guinensi, sono molto contenta, non vedo l'ora di vivere questo giorno importante accanto alle persone che mi hanno accolto nella loro terra.

Il nuovo anno lo passero' con la mia adorata famiglia italiana, mia mamma e mia sorella mi vengono a trovare...

Penso che passero' delle feste meravigliose

Vi auguro di tutto cuore un Natale sereno, ricco di amore e solidarieta'

Un abbraccio

Silvia

lunedì 27 settembre 2010

testimonianza in Italia

Cari Amici,
ormai le mie vacanze stanno terminando. Sono state settimane molto intense, dove ho potuto riabbracciare la mia famiglia, i miei preziosi amici. Con alcuni non abbiamo avuto modo di incontrarci ed e' proprio per questo che riporto qui di seguito un piccolo scritto che avevo preparato per la testimonianza che ho fatto nella mia parrocchia qualche settimana fa. E' una breve riflessione, certo di cose da dire ce ne sarebbero tante, ma nei prossimi mesi vi aggiornero'...sempre con i miei tempi :-)

Volevo esprimere ancora una volta la gioia immensa che porto nel cuore per le bellissime amicizie che mi circondano che alimentano la mia vita e senza le quali non potrei andare avanti in quanto linfa del mio esistere.

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Testimonianza
E’ stato un anno molto intenso sia di gioie che di momenti difficili!
Con tanta fatica, sto piano piano imparando a fare quello che mi hanno raccontato, prima di partire, sulla missione. Cioè “spogliarsi per rinascere uomo nuovo”. In pratica ho dovuto spogliarmi delle mie certezze e di quello che era il mio modo di vivere fino a quel momento, del mio modo di gestire le relazioni personali. Per esempio, non vi dico la fatica ad accetare i tempi africani, la non puntualità, il prendere le cose come vengono senza ansia, i tempi della natura……………….Vi garantisco..non è facile e mi richiede un grande lavoro quotidiano su me stessa.
Le mie gioie più grandi sono quelle legate al progetto stesso.
Un progetto che come ho accennato prima ha come obbiettivo principale la formazione delle persone. Organizziamo corsi per giovani ed adulti in vari campi dall’agricoltura, all’apicoltura, dalla trasformazione della frutta al cucito. Ci concentriamo anche sull’aspetto sociale organizzando corsi di educazione civica e convivenza civile.
Ho proprio visto sul campo che la formazione è veramente fondamentale ed è la chiave per lo sviluppo dell’Africa e non solo.
La formazione fornisce alla popolazione un’opportunità per poter investire nel loro paese di origine, utilizzando le ricchezze del proprio territorio , offrendo loro la possibilità di poterle gestire assicurandosi in questo modo un futuro dignitoso. Quello che offriamo loro sono conoscenze di base per poter fare , ad esempio, un orto, un frutteto, produrre miele e queste attività riescono a portarle avanti da soli in quanto le tecnologie che vengono insegnate sono rispettose delle tradizioni, della cultura locale e soprattutto sono alla portata di mano della gente in quanto non si utilizzano attrezzi sofisticati che poi in mancanza di un’adeguata manutenzione sarebbero in futuro inutilizzabili. Poi monitoriamo tutto ciò. Infatti, dopo i corsi andiamo nei vari villaggi per incontrare le persone che hanno fatto i corsi e vedere cosa sono riusciti a fare.
Quando arriviamo nel villaggio, l’accoglienza è sempre molto calorosa, sono veramente felici della nostra presenza e di mostrarci quello che sono riusciti a fare. Dopo la visita all’attività specifica si ha sempre un momento in cui ci si siede e si discute delle varie problematiche e dei progetti futuri.
Andando nei villaggi ed incontrando tante persone, sperimentiamo un’altra gioia molto grande e cioè il rispetto interreligioso. Non si percepisce un’ostilità tra le varie religioni, ma un rispetto profondo per quello in cui si crede, un rispetto e fiducia profonda in Dio. Dio e’ vissuto nel quotidiano ed è parte integrante della persona. Gli esempi che vi potrei fare sono tanti, ad esempio quando ci riuniamo con le persone alla fine dei corsi o delle visite ai villaggio per una breve valutazione sempre vi e’ un ringraziamento a DIO, e quando dico Dio non e’ solo quello cristiano, ma anche quello musulmano e della religione tradizionale.
Pensate che l’anno scorso, in seguito all’uccisione del presidente della repubblica, i capi religiosi delle varie religioni si sono trovati e scritto una lettera comune per esprimere un senso di unità, per dare coraggio alla popolazione per continuare a credere in un cammino di pace e stabilità.
Altro esempio, direi quasi unico, e’ la collaborazione tra la radio cattolica “Radio Sol Mansi” ed una radio della comunità musulmana. Sia in una che nell’altra si da’ spazio a programmi religiosi che permettono di conoscersi sempre di più.
Come dicevo prima e’ stato un anno ricco di gioia ma anche di difficoltà.
Difficoltà dovute principalmente al senso di profonda solitudine umana, alla difficoltà razziale e culturale che o vissuto sulla mia pelle. Fino a maggio scorso sono rimasta da sola in quanto il volontario che doveva collaborare con me, non se l’è sentita di portare avanti il suo progetto di missione. Mi sono ritrovata da sola in una realtà completamente diversa per il modo di pensare, agire, relazionarsi. Si arriva in una terra nuova, lontani dall’amore della tua famiglia, amici e ti trovi da sola con te stessa ad affrontare il tutto. Le relazioni in Africa si costruiscono poco a poco ed io mi sento di essere li’ da troppo poco tempo per poter dire di avere stretto delle amicizie vere.
Per questo mi fa piacere e mi aiuta molto ricevere e sentire il calore della comunità che ho lasciato.
Altra difficoltà molto grande è l’avere sperimentato in prima persona il dolore della differenzia razziale.
L’essere etichettata per il colore della pelle e non essere considerata per la persona che si e’ non e’ facile da vivere. Ognuno di noi ha una storia, un vissuto, dei valori che spesso vengono dimenticati per il solo colore della pelle. Ed io dico questo, quando in Guinea Bissau il bianco è trattato come un re od una regina, ma allora penso alla sofferenza di tutti quegli extra comunitari che spesso in Italia sono trattati come gli ultimi degli ultimi, e ci dimentichiamo che prima di tutto sono delle persone.
Vi ringrazio di cuore. Per quanto sia bello essere tornata a casa sono molto felice di ripartire il 3 ottobre per proseguire in questo cammino importante.

domenica 2 maggio 2010

sabato 24 aprile 2010

´Compleanno in Guinea Bissau

Cari Amici,
vi mando un breve saluto. Oggi e' il mio compleanno e sono strafelice di festeggiarlo qui in Guinea Bissau, esattamente a Suzana, dove oggi concludiamo il secondo ciclo del corso di cucito. Stasera festeggio con le donne che hanno partecipato al corso. Festeggiamo con tamburi, danze tipiche, una torta e una bibita. Sicuramente sará molto emozionante soprattutto per il calore che mi trasmettono i miei nuovi amici guinensi.
Posso dire di essere felice!
Un bacio

Silvia

lunedì 5 aprile 2010

qualche notizia

Ciao Cari Amici,
come state? Io bene, di ritorno da vari viaggi su e giu´ per la Guinea fino al Senegal. Sono state settimane molto arrichenti. In Senegal sono andata per una formazione sulla gestione dei progetti. E' stato molto interessante grazie all'ambiente multietnico-religioso dei partecipanti e per la qualita' della formazione stessa.
Come vi dicevo nel blog passato abbiamo intesificato molto le visite ai vari gruppi che si sono formati negli ultimi anni presso il centro.
Siamo arrivati al sud della guinea bissau, dove per raggiungere i vari villaggi si devono attraversare diverse foreste. Mi sembrava di ritrovarmi nei libri delle favole, quando si parla di foresta..ecco e' proprio cosi' ...grandi alberi, una vegetazione fitta fitta...liane e tronchi un po' dovunque...Per arrivare in alcuni villaggi devi prendere la canoa ed attraversare il fiume.
Le strade sono veramente terribili, ed e' per questo che sto viaggiando tanto in questo periodo, perche' con l'arrivo delle piogge, queste zone diventano impraticabili.
I mezzi di trasporto non arrivano in tutti i villaggi e per potersi spostare le persone devono usare camion merci e viaggiare come animali...e' molto triste vedere queste situazioni. Mi spiegavano che non essendoci centri di salute adeguati, molto spesso i malati o le donne incinte devono camminare per piu' di 25km, attraversando risaie, fiumi e cosi' via prima di arrivare al primo centro di salute dove forse possono trovare un aiuto.
Il denaro che circola e' veramente poco, il baratto e' praticato quotidianamente. Si scambia il riso con altri generi alimentari.
Durante la visita abbiamo ricevuto notizie del tentativo di colpo di stato che era in corso nella capitale. Si vedeva nelle persone la tristezza di constatare che la precaria tranquillita' politica vissuta negli ultimi mesi, veniva ancora una volta messa in discussione...
E' difficile veramente immaginare quando questo paese potra´veramente iniziare a porre delle basi stabili per uno sviluppo concreto. Spesso durante i miei viaggi mi domando quando quei villaggi dispersi in tutto il territorio nazionale potranno vivere in condizioni appropriate, con almeno un ambulatorio, acqua potabile...e chissa' forse elettricitá...e' veramente difficile, purtroppo, immaginare quel giorno. Ed intanto la gente soppravvive!

Un abbraccio

Silvia

qualche foto











mercoledì 17 marzo 2010

un saluto

Carissimi amici,
Eccomi qui a scrivervi dopo tanto tempo....
Io sto bene. Il mio impegno in missione va avanti a gonfie vele. L’anno e’ iniziato con tante nuove attivitá. Abbiamo iniziato corsi di educazione civica, inizieremo a breve quelli di allevamento di animali da cortile. Abbiamo iniziato ad organizzare corsi fuori dal Centro, in quelle aree dove le persone hanno molte difficolta’ a spostarsi e venire a Nhabijão, ed allora siamo noi ad andare da loro. Abbiamo intensificato le visite nei villaggi per l’accompagnamento dei gruppi....insomma come potete immaginare qui la noia non esiste .
Trovandomi ancora da sola, come volontaria, come potete immaginare per portare avanti tutte queste attivitá, contatti e relazioni viaggio molto, ma pur nella fatica questo mi permette di conoscere la realtá piú nel profondo e imparare ad adattarmi alle tante situazioni che si creano cammin facendo. Finalmente, dopo Pasqua, arriverá una volontaria brasiliana che mi aiuterá in questo grande impegno, ma con cui ,soprattutto, potró vivere una dimensione comunitaria. Sono veramente felice di questa nuova presenza che reputo molto arrichente.
In questo momento sento che sto ancora nella parte iniziale della mia scalata, ma ora ho preso un po’ il ritmo e quindi quella grande fatica che provavo nei primi mesi , sta scemando....
Una delle attivitá che piú mi piace fare e’ andare a visitare nei villaggi i vari gruppi , che hanno ricevuto formazione al Centro. Vedere da vicino il lavoro che stanno portando avanti, riflettere insieme sulle difficoltá che incontrano, cercare insieme le possibili soluzione. Per questi gruppi il ricevere la nostra visita e’ un grande segno di collaborazione, si sentono valorizzati . La parte dell’accompagnamento e’ fondamentale e mi rendo sempre piu’ conto di quanto sia importante responsabilizzare le persone, credere in loro e dimostrare la nostra disponibilitá a camminare insieme per il miglioramento delle loro condizioni di vita.
Mi rendo sempre piu’ conto di quanto sia fondamentale investire nell’educazione e nella formazione professionale delle persone per combattere la grande piaga della poverta’.

Per il resto, come vi dicevo io sto bene sia a livello di salute che moralmente. Grazie alla mia magnifica famiglia e all’affetto dei miei tanti amici riesco a vivere questa mia missione senza avere nostalgia di casa, perche’ so che pur essendo “sola” fisicamente, non sono mai da sola in questo mio cammino.
Un grande abbraccio
Silvia