lunedì 27 settembre 2010

testimonianza in Italia

Cari Amici,
ormai le mie vacanze stanno terminando. Sono state settimane molto intense, dove ho potuto riabbracciare la mia famiglia, i miei preziosi amici. Con alcuni non abbiamo avuto modo di incontrarci ed e' proprio per questo che riporto qui di seguito un piccolo scritto che avevo preparato per la testimonianza che ho fatto nella mia parrocchia qualche settimana fa. E' una breve riflessione, certo di cose da dire ce ne sarebbero tante, ma nei prossimi mesi vi aggiornero'...sempre con i miei tempi :-)

Volevo esprimere ancora una volta la gioia immensa che porto nel cuore per le bellissime amicizie che mi circondano che alimentano la mia vita e senza le quali non potrei andare avanti in quanto linfa del mio esistere.

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Testimonianza
E’ stato un anno molto intenso sia di gioie che di momenti difficili!
Con tanta fatica, sto piano piano imparando a fare quello che mi hanno raccontato, prima di partire, sulla missione. Cioè “spogliarsi per rinascere uomo nuovo”. In pratica ho dovuto spogliarmi delle mie certezze e di quello che era il mio modo di vivere fino a quel momento, del mio modo di gestire le relazioni personali. Per esempio, non vi dico la fatica ad accetare i tempi africani, la non puntualità, il prendere le cose come vengono senza ansia, i tempi della natura……………….Vi garantisco..non è facile e mi richiede un grande lavoro quotidiano su me stessa.
Le mie gioie più grandi sono quelle legate al progetto stesso.
Un progetto che come ho accennato prima ha come obbiettivo principale la formazione delle persone. Organizziamo corsi per giovani ed adulti in vari campi dall’agricoltura, all’apicoltura, dalla trasformazione della frutta al cucito. Ci concentriamo anche sull’aspetto sociale organizzando corsi di educazione civica e convivenza civile.
Ho proprio visto sul campo che la formazione è veramente fondamentale ed è la chiave per lo sviluppo dell’Africa e non solo.
La formazione fornisce alla popolazione un’opportunità per poter investire nel loro paese di origine, utilizzando le ricchezze del proprio territorio , offrendo loro la possibilità di poterle gestire assicurandosi in questo modo un futuro dignitoso. Quello che offriamo loro sono conoscenze di base per poter fare , ad esempio, un orto, un frutteto, produrre miele e queste attività riescono a portarle avanti da soli in quanto le tecnologie che vengono insegnate sono rispettose delle tradizioni, della cultura locale e soprattutto sono alla portata di mano della gente in quanto non si utilizzano attrezzi sofisticati che poi in mancanza di un’adeguata manutenzione sarebbero in futuro inutilizzabili. Poi monitoriamo tutto ciò. Infatti, dopo i corsi andiamo nei vari villaggi per incontrare le persone che hanno fatto i corsi e vedere cosa sono riusciti a fare.
Quando arriviamo nel villaggio, l’accoglienza è sempre molto calorosa, sono veramente felici della nostra presenza e di mostrarci quello che sono riusciti a fare. Dopo la visita all’attività specifica si ha sempre un momento in cui ci si siede e si discute delle varie problematiche e dei progetti futuri.
Andando nei villaggi ed incontrando tante persone, sperimentiamo un’altra gioia molto grande e cioè il rispetto interreligioso. Non si percepisce un’ostilità tra le varie religioni, ma un rispetto profondo per quello in cui si crede, un rispetto e fiducia profonda in Dio. Dio e’ vissuto nel quotidiano ed è parte integrante della persona. Gli esempi che vi potrei fare sono tanti, ad esempio quando ci riuniamo con le persone alla fine dei corsi o delle visite ai villaggio per una breve valutazione sempre vi e’ un ringraziamento a DIO, e quando dico Dio non e’ solo quello cristiano, ma anche quello musulmano e della religione tradizionale.
Pensate che l’anno scorso, in seguito all’uccisione del presidente della repubblica, i capi religiosi delle varie religioni si sono trovati e scritto una lettera comune per esprimere un senso di unità, per dare coraggio alla popolazione per continuare a credere in un cammino di pace e stabilità.
Altro esempio, direi quasi unico, e’ la collaborazione tra la radio cattolica “Radio Sol Mansi” ed una radio della comunità musulmana. Sia in una che nell’altra si da’ spazio a programmi religiosi che permettono di conoscersi sempre di più.
Come dicevo prima e’ stato un anno ricco di gioia ma anche di difficoltà.
Difficoltà dovute principalmente al senso di profonda solitudine umana, alla difficoltà razziale e culturale che o vissuto sulla mia pelle. Fino a maggio scorso sono rimasta da sola in quanto il volontario che doveva collaborare con me, non se l’è sentita di portare avanti il suo progetto di missione. Mi sono ritrovata da sola in una realtà completamente diversa per il modo di pensare, agire, relazionarsi. Si arriva in una terra nuova, lontani dall’amore della tua famiglia, amici e ti trovi da sola con te stessa ad affrontare il tutto. Le relazioni in Africa si costruiscono poco a poco ed io mi sento di essere li’ da troppo poco tempo per poter dire di avere stretto delle amicizie vere.
Per questo mi fa piacere e mi aiuta molto ricevere e sentire il calore della comunità che ho lasciato.
Altra difficoltà molto grande è l’avere sperimentato in prima persona il dolore della differenzia razziale.
L’essere etichettata per il colore della pelle e non essere considerata per la persona che si e’ non e’ facile da vivere. Ognuno di noi ha una storia, un vissuto, dei valori che spesso vengono dimenticati per il solo colore della pelle. Ed io dico questo, quando in Guinea Bissau il bianco è trattato come un re od una regina, ma allora penso alla sofferenza di tutti quegli extra comunitari che spesso in Italia sono trattati come gli ultimi degli ultimi, e ci dimentichiamo che prima di tutto sono delle persone.
Vi ringrazio di cuore. Per quanto sia bello essere tornata a casa sono molto felice di ripartire il 3 ottobre per proseguire in questo cammino importante.

1 commento:

  1. Grazie per queste tue parole e per la tua forte testimonianza.
    Spero che questa ricchezza interiore e questa tua fede crescano in te ogni giorno perchè poi ti serviranno per essere "Missionaria" anche quando ritornerai tra di noi.
    C'è tanto bisogno anche qui di ritrovare il vero volto di Cristo,quello vero,non quello che ci siamo creati noi.
    Buon Viaggio.....e salutaci tanto i tuoi amici Africani
    Paolo

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